Fu consigliere per le finanze del Principe Tommaso di Savoia-Carignano. Ottenne il feudo di Margarita nel 1647 e contribuì a rendere stanziale la popolazione, bonificando il territorio paludoso. Affidò all'architetto Tosetti la costruzione della dimora.

Fu Luogotenente d'artiglieria del Duca Vittorio Amedeo II, durante l'assedio di Torino del 1706 da parte dei francesi. Divenne celebre anche per la descrizione della battaglia che fece nel suo "Journal du siège". Portò a termine la costruzione del palazzo e commissionò il progetto del giardino.

All'età di 24 anni entrò in diplomazia fino a diventare ministro plenipotenziario di Carlo Felice di Savoia e, alla morte di questi, ministro degli esteri di Carlo Alberto di Savoia. Fu un vero leader della destra cattolica del Parlamento e si oppose radicalmente alla politica del suo antagonista, Camillo Benso, Conte di Cavour, tanto che fu costretto dal re a dimettersi dall'incarico.

Il titolo di Conte della Margarita passò legittimamente a Carlo Lovera Marchese di Maria, la cui nonna, Maria, era figlia di Clemente Solaro della Margarita. Dedicò gran parte della sua vita alla ricerca storica ed allo studio, pubblicando numerosi saggi anche sulla famiglia.

Il Marchese Carlo Lovera di Castiglione, non avendo avuto figli, lasciò la proprietà alla Marchesa Alessandra Lovera di Maria, sua nipote. Attualmente viene gestito dalla figlia Lucia Ruà.